Recensione Trolls e gli altri Film in uscita al Cinema

Trolls

Genere animazione, Paese di produzione USA, produttore Mike Mitchell, Anand Tucker, durata 92 minuti.

La Principessa Poppy e Branch si avventurano oltre il mondo a loro conosciuto per salvare il re della foresta dei Troll, che è stato rapito. Questa ricerca metterà alla prova la loro forza e rivelerà come i troll sono venuti in possesso dei loro capelli colorati.

Giudizi e informazioni: i creatori di Shrek si cimentano questa volta con i pupazzetti di Thomas Dan, un intagliatore danese che regalò questa bambola alla figlia ispirandosi ai Troll scandinavi. Prende forma quindi una commedia musicale che riporta in auge il successo di questi pupazzetti che si ebbe soprattutto negli anni ’60 e ’70.

 

In guerra per amore

Genere commedia, Paese di produzione Italia, Produttore Pif, durata 99 minuti.

Arturo è un palermitano che vive nella New York del 1943. Mentre tutto il mondo è nel bel mezzo della seconda guerra mondiale, il protagonista è alle prese con una storia d’amore senza futuro. Egli vorrebbe infatti sposare Flora, che è però già promessa sposa a Carmelo. L’unico modo per arrivare al proprio obiettivo è quello di chiedere la sua mano direttamente al padre che vive però in Sicilia. Per questo motivo si arruola all’esercito americano, che sta per sbarcare in Trinacria.

Giudizi e informazioni: con un cast d’eccezione, questo film presenta l’intento di presentare lo sbarco in Sicilia non solo come l’evento che cambierà le sorti della seconda guerra mondiale, ma anche dell’Italia stessa e delle dinamiche della Mafia. Al contrario da quello che potrebbe apparire per via del titolo, non si tratta di un film romantico.

 

Ouija – L’origine del male

Genere horror, Paese di produzione USA, Produttore Mike Flanagan, durata 99 minuti.

Siamo nella Los Angeles del 1965, dove una donna e le sue due figlie decidono di applicare un altro trucco per migliorare le loro frodi spiritiche e dare una svolta all’attività di famiglia. Questo idea però fa scaturire uno spirito malvagio che rimane intrappolato nella loro abitazione ed entrerà in possesso della figlia più giovane. Per rispedire la creatura nell’al di là, la famiglia dovrà quindi fare i conti con delle paure inimmaginabili.

Giudizi e informazioni: si tratta del sequel del thriller che nel 2014 ha scaturito un così vasto successo. Con questa nuova storia il pubblico potrà immedesimarsi nuovamente nelle tradizioni della tavola degli spiriti, attraverso un capitolo altrettanto terrificante.

 

The accountant

Genere drammatico, Paese di produzione USA, Produttore Gavin O’Connor, durata 128 minuti.

Christian Wolff è un genio matematico che si occupa di tenere la contabilità per i gruppi criminali più pericolosi del pianeta. Accetta anche l’incarico di un nuovo cliente, la Living Robotics nonostante sia pedinato dal dipartimento di Stato. Inizia quindi un estenuante ricerca della verità all’insegna dell’azione e della violenza. Man mano che il mistero viene svelato, le vittime però iniziano a salire in maniera esponenziale.

Giudizi e informazioni: il punto di forza di questo protagonista è la sua stessa debolezza: l’autismo. Il cinema ancora una volta ci propone la potenzialità del limite, prima spianato attraverso una serie di routine quotidiane che permettono al protagonista di essere più o meno come tutti gli altri, nonostante i rapporti sociali rimangano comunque complicati. Ma la sua forza non deriva da una triste omologazione col mondo intero, bensì dal saper accettare e sfruttare questa diversità, che sarà anche in grado di dare vita ad un amore inteso seppur diverso.

 

Racconto calabrese

Genere drammatico, Paese di produzione Italia, Produttore Renato Pagliuso, durata 80 minuti.

Pasquale torna in Calabria dopo che il vizio del gioco lo ha privato di ogni cosa: soldi e affetti. Lì incontrerà Nicola, un uomo che è ingiustamente calunniato senza aver mai potuto chiarirsi con la sua unica figlia, Concetta. Inizierà quindi un viaggio alla ricerca della ragazza per fare in modo che padre e figlia possano parlare e ricongiungersi.

Giudizi e informazioni: il film da una parte si pone l’intento di alimentare la bellezza della terra calabrese e metterne contemporaneamente in luce i limiti e le debolezze. Dall’altra invece si incentra sul personaggio che, alla ricerca di una propria redenzione, si fa mediatore per risolvere in maniera positiva la relazione tra padre e figlia.

 

Enclave

Genere drammatico, Paese di produzione Germania, Serbia, produttore Goran Radovanovic, durata 92 minuti.

Nenad è un bambino è un bambino introverso e sensibile che vive in un villaggio del Kosovo nei cinque anni dopo la guerra. Il bambino abita col padre e il nonno malato e ogni mattina si reca a scuola scortato nel furgoncino delle Nazioni Unite, per prevenire possibili aggressioni. Le lezioni che segue sono in solitaria con l’insegnante. Nel suo villaggio ci sono infatti solo albanesi e in particolare uno di loro è carico d’odio per i serbi che li ritiene responsabili della morte del padre. Alla morte del nonno Nenad è costretto ad attraversare le linee nemiche per avvertire il prete e questo lo metterà faccia a faccia con Bashkim.

Giudizi e informazioni: l’odio e i dissapori razziali rimangono ben saldi nel popolo anche dopo cinque anni dalla fine della guerra in Jugoslavia. Questa pellicola affronta in maniera toccante la tragicità di questi sentimenti negativi, mettendo a confronto due bambini che nascono vedendo nell’altro il nemico e il responsabile delle proprie sofferenze. Dovranno quindi intraprendere un processo di maturazione per superare quelli che sono i sentimenti inculcati nelle loro culture e lasciarsi alle spalle tutto quell’odio per intravedere la speranza di un futuro.

 

La ragazza senza nome

Genere drammatico, Paese di produzione Belgio, produttore Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne, durata 113 minuti.

Jenny è un giovane medico molto promettente. Una sera, dopo la propria giornata lavorativa, sente bussare alla propria porta ma decide di non aprire. Il giorno seguente scopre dalla polizia del ritrovamento del corpo di una giovane ragazza ancora non identificata. Sentendosi in colpa per non averle offerto una via di fuga, decide di intraprendere una ricerca sulla sua identità, come unico modo in cui potesse in qualche maniera risarcirla.

Giudizi e informazioni: un film che si incentra primariamente sul senso di colpa della giovane protagonista che non riesce a perdonarsi la distrazione che è costata un aiuto mai dato. Insieme ad altre insicurezze la ragazza è spinta da un desiderio di ricatto, per concedere almeno una dignità a quel corpo che altrimenti andrebbe dimenticato.

 

Parola di Dio

Genere drammatico, Paese di produzione Russia, produttore Kirill Serebrennikov, durata 118 minuti.

Veniamin è un ragazzo del tutto differente rispetto ai suoi compagni di liceo. Non esprime la ribellione della sua età attraverso un divertimento sfrenato e la pretesa di una libertà assoluta, ma al contrario ricerca le regole e una vita scandita da leggi severe e certe. Cerca quindi di imporre agli insegnanti stessi maggior disciplina: le ragazze devono indossare il costume interno e non il bikini, si oppone all’educazione sessuale e allo studio dell’evoluzionismo.

Giudizi e informazioni: il film ha l’intento di condannare l’estremismo religioso, che non permette un vivere armonioso con gli ideali della cultura del nostro tempo. La ragione è trattata in questo caso come vittima della cecità della fede, che la sovrasta e non le lascia spazio. Lo spettatore non può che trovarsi d’accordo con la tesi sostenuta dal produttore, poiché nessuno accetterebbe mai un estremismo di tal genere. E tuttavia appare in maniera nemmeno molto velata la critica alla religiosità stessa, che viene equiparata ingiustamente a quell’atteggiamento che invece appare patologico.