Paleodieta: i Cibi per Dimagrire e quali Evitare

La paleodieta nota pure col nome di dieta delle caverne, paleo o paleolitica, ideata dallo studioso Loren Cordai, si basa sul tipo di alimentazione degli uomini vissuti circa diecimila anni fa. La dieta paleolitica fa riferimento all’alimentazione che caratterizzava gli uomini prima della scoperta dell’agricoltura e dell’allevamento. La dieta paleolitica, si basa su alimenti simili a quelli consumati dagli uomini preistorici, ossia selvaggina, pesce ed erbe spontanee, da consumare solo quando l’organismo ne sente l’esigenza.

 

I cibi consentiti e quelli da evitare nella dieta paleolitica

Se si vuole seguire una dieta paleolitica occorre consumare tutti gli alimenti di origine animale, quindi la carne rossa e bianca magra, le frattaglie, molta frutta e verdura, bacche, cibi ricchi di vitamine, alimenti ricchi di sali minerali, il pesce più volte a settimana, i frutti di mare, il miele grezzo, le uova, l’olio d’oliva, i frutti oleosi, e bere molta acqua e tisane. Tutte le carni devono derivare da allevamenti naturali o ancora meglio se ottenuti dalla caccia. Inoltre i soli integratori ammessi in tale dieta sono quelli a base di calcio, omega 3 e magnesio.

Al contrario andrebbero evitati tutti i farinacei, gli zuccheri raffinati, i cereali senza glutine, i legumi, il latte e i suoi derivati, la soia, gli insaccati, i dolci, le bevande gassate, le bevande contenenti additivi e coloranti, gli alcolici, i cibi grassi, i cibi contenenti fruttosio, le verdure amidacee, l’aceto, il cacao, il consumo eccessivo di sale e la margarina.

 

Perdere peso con la Paleodieta

La Paleodieta oltre a ridurre la possibilità di contrarre delle patologie cardiovascolari, fenomeni infiammatori e le imperfezioni della pelle, è un valido ausilio per perdere peso. In base ad un recente studio messo a punto da alcuni studiosi del Medical Research Council Epidemiology Unit di Cambridge, seguire la paleodieta permette di perdere peso corporeo molto velocemente. Il dimagrimento è assicurato dal basso apporto calorico di tale dieta.

I ricercatori inglesi per un lasso di tempo di circa due anni, hanno osservato il dimagrimento di una settantina di donne che hanno messo in pratica la dieta paleolitica, ossia mangiando esclusivamente frutta, verdura, pesce, cereali integrali e latte a basso contenuto di grasso, notando una perdita di peso pari a circa 6 kg nei primi sei mesi di dieta. Le proteine oltre a saziare accelerano il metabolismo e quindi favoriscono il dimagrimento ma vanno consumate quelle magre che incidono positivamente sulla glicemia ed abbassano i livelli di colesterolo.

Se si segue una dieta paleo, è possibile perdere anche 5 chili nel primo mese, riducendo i carboidrati, eliminando dalla dieta tutti i cibi elaborati, i cibi industriali e i dolci. Fondamentale è pure la dieta di mantenimento, introducendo in modo graduale piccole porzioni di carboidrati ed equilibrando l’apporto proteico. Ovviamente come ogni dieta seria, occorre abbinare alla dieta paleolitica una regolare attività fisica.

Va detto che sebbene l’elevato contenuto di proteine, fibre e liquidi, sia benefico per l’organismo, l’esclusione totale dei latticini comporta un carenza di vitamina D e di calcio. Diversi studi hanno confermato che latticini e legumi non vanno esclusi dalla dieta perchè apportano tanti benefici. Altro aspetto da tenere in considerazione è il costo elevato di tale regime alimentare, dato che si basa essenzialmente sul consumo di carne e pesce.