Novità Pensioni: Riforma per le Pensioni Precoci e Ape Social

Uno dei temi maggiormente affrontati negli ultimi anni dal Governo è sicuramente quello inerente alla riforma delle pensioni. Avvengono sempre con maggiore frequenza gli incontri tra Sindacati e Governo, proprio per cercare di raggiungere un accordo che vada a migliorare o a sistemare quello che oggi è il nostro attuale sistema pensionistico.

Questa riforma attualmente in atto non ha nulla a che vedere con il caso aperto circa due settimane fa inerente alle pensioni errate, dove la Corte di Cassazione, con una sentenza sul caso, ha affermato che l’INPS non ha alcun potere decisionale per poter richiedere indietro eventuali somme di denaro versate, per errore, in più del dovuto.

Nell’ultimo incontro, quello di ieri 27 febbraio 2017, si sono affrontati provvedimenti pensionistici come quello per le pensioni precoci e quello dell’Ape social.

Sindacati e Governo si sono quindi confrontati su un provvedimento, rivolto per la maggiore a quei lavoratori che sono nati negli anni ’50 e negli anni ’60, che prende in considerazione tutti i lavoratori precoci e tutti coloro che sono intenzionati a richiedere quello che ad oggi ha preso il nome di anticipo della pensione.

Domani, 1 marzo 2017, ci potrebbero essere importanti novità a seguito di quello che sarà un nuovo incontro tra Governo e Sindacati, sempre per quello che riguarda i lavoratori precoci e l’Ape Social. L’obiettivo dell’incontro di domani è infatti quello di concludere, in tutte le sue parti, quello che sarà l’emendamento relativo al nuovo sistema pensionistico italiano.

Come previsto dalla Legge di Bilancio 2017 tale emendamento dovrebbe entrare in vigore a partire dal 1 maggio 2017.

 

Pensioni precoci e Quota 41

Le pensioni precoci andranno ad agevolare dall’uscita del mercato del lavoro tutti coloro che hanno iniziato a lavorare ad un’età precoce, ossia prima di compiere i 18 anni. Si parla di Quota 41 ed è destinata a tutti quei lavoratori che prima di compiere diciannove anni avevano già lavorato per più di dodici mesi. Si parla della Quota 41 nell’articolo 1 della Legge 232/2016 comma 199.

Attualmente la vicenda sull’emendamento della Quota 41 è ancora incerta. Al momento l’emendamento prevede la RITA, la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata. Tale soluzione va però a contrapporsi a quella che è l’attuale Legge Fornero che è già in vigore e ricordiamo essere stata dedicata a tutti quei lavoratori che hanno già versato almeno 41 anni di contributi. Si dovrà quindi trovare un accordo per stabilire chi dovrà avere diritto al nuovo emendamento, senza andare in contrasto con l’attuale norma in vigore.

Per quello che è stato stabilito sino ad oggi, per quello che riguarda la Quota 41 dobbiamo ricordare che rientrano in tale emendamento anche tutti i disoccupati che hanno almeno 41 anni di contributi versati che al 31 dicembre del 1995 versavano già i propri contributi.

 

Ape Social

Se per l’emendamento della Quota 41 esiste già qualche primo accordo stabile, per l’Ape Social è necessario attendere ancora delle disposizioni prima di poter dichiarare come funzionerà. Sarà infatti proprio questo l’argomento principale che verrà trattato nell’appuntamento di domani, tra Governo e Sindacati.

E probabile quindi che domani sera saremo a conoscenza delle regole dell’Ape Social oltre che chi ne potrà beneficiare.

Per quello che si conosce sino ad oggi, l’Ape Social è uno strumento pensionistico e potrà essere di tipo volontaria, agevolata o aziendale. Al momento, per quello che ci è consentito sapere, si rivolgerà a quei lavoratori che appartengono alle casse previdenziali dell’INPS obbligatorie ed alle casse professionali di ogni settore e all’INPG.

Attendiamo l’incontro di domani per fare maggiore chiarezza in merito a questo argomento.

Fonte: http://pensioni.economia-italia.com/